venerdì 6 agosto 2010

Diane Schurr

Diane Schuur, la cantante bianca dalla voce "nera",  è considerata la First Lady del firmamento jazzistico internazionale.
Non  è facile catalogare questa artista versatile e camaleontica, essendo stata influenzata sia dalle grandi interpreti jazz nere del passato, Sarah VaughanDinah Washington in particolare, dal "blues", ma anche dal "soul" di Ray Charles, con il quale condivide eccellenti doti pianistiche.  La sua voce dall' incredibile estensione e potenza, "completa ed eclettica" come è stata definata dalla critica, è in grado di coprire tutta la gamma dei registri musicali, dal pop al gospel, dal jazz al blues, con una particolare predisposizione agli acuti "urlati" secondo la tipica tradizione dirty della musica popolare.

Diane  nasce a Washington nel 1953 ed è non vedente dalla nascita a causa di un incidente occorso in ospedale.
Soprannominata affettuosamente Deedles, scopre il mondo del jazz giovanissima, grazie a suo padre, pianista, e sua madre, che possedeva un'incredibile collezione di dischi di Duke Ellington e Dinah Washington.
Grazie alle sue doti musicali, Diane impara da sola a suonare il piano attraverso l'ascolto e sviluppa presto un ricco stile vocale. A soli nove anni inizia a cantare a livello professionale, mentre a 16 anni, comincia a esibirsi con le proprie composizioni, attirando l'attenzione della critica per la sua voce  così originale.
I primi successi arrivano nel 1979, quando al Festival Jazz di Monterey incontra e si esibisce con Dizzy Gillespie. In quell'occasione viene ascoltata da un altro grande jazzista, Stan Getz, che diventerà uno dei suoi maggiori fan nonché  tutor fondamentale per il suo percorso artistico, chiamando la vocalist tre anni dopo ad affiancarlo in un famoso concerto alla Casa Bianca.
Il resto è storia: dopo quell'apparizione, Diane Schuur  diventerà una leggenda vivente del jazz vincendo due Grammy Awards   come miglior cantante con  'Timeless' (1986) e 'Diane Schuur and the Count Basie orchestra' (1987) .
Le sue caratteristiche di show-woman sono tangibili nei bagni di folla dei suoi mega concerti  per la sua grande presenza scenica e la sua vena ironica che le permette di stabilire un contatto immediato con il pubblico,  mentre il lato più intimista del suo stile lo si apprezza specialmente nel "chiuso" dei club.

Segnalo un appuntamento importante a Roma dove la vocalist si esibirà  il prossimo 30 agosto in occasione della rassegna Villa Celimontana Jazz.
Il brano che ho scelto  è   "I'm beginning to see the light"  uno standard jazz di Duke Ellington interpretato da Diane.


5 commenti:

  1. Mi piace la nuova veste grafica, se non sbaglio, in fondo a destra, hai aggiunto anche la foto della grande Cassandra Wilson. Ci aggiornerai anche sulle date dei concerti?

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  2. Mi piace il tuo blog. Mi piace il jazz, ma ... ne so poco o nulla. Attraverso te riuscirò a farmi una piccola cultura.
    Buonve vacanze!

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  3. grande interprete e belle registrazioni! mi ricordo ancora bene il sound GRP...

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  4. hai cambiato la veste grafica...! mi piace molto, anche i contenuti sono sempre 'centrati'... continua così, ci fai conoscere veramente della bella musica!!!!!!

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  5. Con la sua straordinaria forza interpretativa è considerata dai critici “una voce completa ed eclettica” purtroppo ho perso il concerto del 30 agosto chi ci è stato potrebbe raccontarci com’è andata.

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